Il Parlamento Europeo il 14 giugno 2023 ha approvato in via definitiva le nuove regole per la progettazione, produzione e gestione di ogni tipo di batteria venduta nell’UE e sui rifiuti, che coprono l’intero ciclo di vita delle batterie per prodotti più sostenibili e per alcuni tipi prevedono l’impronta di carbonio.
Batterie sostenibili
Con 587 voti a favore, 9 contrari e 20 astensioni, gli eurodeputati hanno approvato l’accordo raggiunto con il Consiglio per la revisione delle norme UE sulle batterie e sui rifiuti derivati da quest’ultime. Il nuovo testo legislativo tiene conto degli sviluppi tecnologici e delle sfide future del settore e coprirà l’intero ciclo di vita delle batterie.
In sintesi, le nuove norme dell’UE renderanno tutte le batterie più sostenibili, durevoli e performanti:
- Obiettivi più ambiziosi per la raccolta dei rifiuti, il riciclo e il recupero dei material;
- Requisiti più rigidi in materia di sostenibilità, prestazioni ed etichettatura;
- Politica di “diligenza dovuta” per affrontare i rischi sociali e ambientali;
- Le batterie portatili degli elettrodomestici saranno più facili da sostituire.
Misure chiave previste
- Dichiarazione ed etichetta dell’impronta di carbonio obbligatorie per le batterie dei veicoli elettrici (EV) e dei mezzi di trasporto leggeri (LMT) e per le batterie industriali ricaricabili con capacità superiore a 2kWh;
Progettare le batterie portatili degli elettrodomestici in modo tale che i consumatori possano rimuoverle e sostituirle facilmente;
- Un passaporto digitale per le batterie LMT, le batterie industriali con capacità superiore a 2 kWh e le batterie EV;
- Una politica di “diligenza dovuta” per tutti gli operatori economici, ad eccezione delle PMI;
- Obiettivi di raccolta dei rifiuti più ambiziosi: per le batterie portatili – 45% entro il 2023, 63% entro il 2027 e 73% entro il 2030; per le batterie LMT – 51% entro il 2028 e 61% entro il 2031;
- Livelli minimi di materiali recuperati dai rifiuti di batterie: litio – 50% entro il 2027 e 80% entro il 2031; cobalto, rame, piombo e nichel – 90% entro il 2027 e 95% entro il 2031;
- Livelli minimi di contenuto riciclato da scarti di produzione e di consumo da utilizzare nelle nuove batterie
- –> 8 anni dopo l’entrata in vigore del regolamento:
- 16% per il cobalto,
- 85% per il piombo,
- 6% per il litio
- 6% per il nichel
- –>13 anni dopo:
- 26% per il cobalto,
- 85% per il piombo,
- 12% per il litio,
- 15% per il nichel.
Prossime tappe
Dopo il voto finale in plenaria, il Consiglio dovrà approvare formalmente il testo prima della sua pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’UE e della sua entrata in vigore.
Contesto
Nel dicembre 2020, la Commissione ha presentato una proposta di regolamento sulle batterie e i rifiuti di batterie. La proposta mira a rafforzare il mercato interno, promuovendo un’economia circolare e riducendo l’impatto ambientale e sociale in tutto il ciclo di vita delle pile. L’iniziativa è strettamente legata al Green Deal europeo, al Piano d’azione per l’economia circolare e alla Nuova strategia industriale.
Adottando questa legislazione, il Parlamento risponde alle aspettative dei cittadini di costruire e investire in un’economia circolare, promuovendo prodotti e metodi di produzione sostenibili e non inquinanti, come espresso nelle proposte delle conclusioni della Conferenza sul futuro dell’Europa.
Sito internet: Parlamento Europeo
Per approfondire