Pubblicata da Uni la Prassi UNI/PdR 139:2023 “Materie plastiche derivanti dal trattamento di rifiuti elettrici ed elettronici – Requisiti per trattamento e modalità di verifica”, che definisce le modalità di smaltimento e trattamento sostenibile dei RAEE, nel percorso di economia circolare garantendo la piena riutilizzabilità dei materiali riciclati.
La prassi di riferimento è stata elaborata dal Tavolo “Plastiche derivanti dal trattamento di rifiuti elettrici ed elettronici – Trattamento adeguato e modalità di verifica” condotto da UNI e sviluppata con il Consorzio ECOPED e il Consorzio ECOLIGHT.
Ciclo di vita RAEE
E’ un tema di grande attualità sul quale la normazione continua a fornire contributi di rilievo, il più recente dei quali è dato dalla prassi di riferimento, la UNI/PdR 139:2023 “Materie plastiche derivanti dal trattamento di rifiuti elettrici ed elettronici – Requisiti per trattamento e modalità di verifica”, pubblicata da UNI.
Il documento definisce i requisiti per la corretta gestione delle materie plastiche derivanti dal trattamento dei rifiuti elettrici ed elettronici fino al recupero come materiale da utilizzare nei successivi processi produttivi, analizzandone il ciclo di vita.
Economia circolare RAEE
Durante gli ultimi anni è stato possibile osservare un miglioramento e affinamento delle tecnologie di recupero: la prassi, dunque, si propone come modello per garantire un corretto smaltimento dei rifiuti, l’assenza di sostanze inquinanti per l’ambiente e per la sicurezza degli operatori e soprattutto per garantire la piena riutilizzabilità dei materiali riciclati.
Si delinea, quindi, un percorso di smaltimento e trattamento sostenibile dei RAEE, che rispecchia il principio di economia circolare, coniugando lo sviluppo tecnologico con la sostenibilità.
La prassi di riferimento è liberamente scaricabile dal Catalogo (UNIstore), previa registrazione.
Contesto
Proviamo a fare un calcolo di quanti dispositivi elettronici sono presenti in casa: laptop, smartphone, tablet, smart tv, e ancora cavi hdmi, caricatori e alimentatori, Playstation o altre console di gioco. Per non parlare dei piccoli e grandi elettrodomestici in cucina…
Se da un lato la tecnologia ci ha aiutato a migliorare il nostro quotidiano, sul versante ambientale il discorso è più complesso: secondo la Commissione europea (Waste from Electrical and Electronic Equipment), l’aumento di dispositivi a persona ha causato un ingente accumulo di rifiuti elettronici (RAEE) contenenti diversi materiali (le materie plastiche occupano una posizione prevalente) che possono causare problemi all’ambiente se non smaltiti correttamente.
Sito internet: UNI
Per approfondire
Commissione europea Waste from Electrical and Electronic Equipment