Nella scorsa settimana sono stati adottati alcuni provvedimenti del pacchetto FIT for 55 relativi a obiettivo zero per le emissioni di CO2 per i veicoli nuovi nel 2035, revisione del sistema ETS di scambio di quote di emissione dell’UE e uso di terreni agricoli per rafforzare la lotta al cambiamento climatico.
Fit for 55: obiettivo zero emissioni per auto e furgoni nel 2035
Il Parlamento europeo sostiene la revisione dei livelli di emissioni di CO2 per le autovetture nuove e i veicoli commerciali leggeri nuovi, parte del pacchetto “Pronti per il 55% nel 2030” con l’obiettivo di zero emissioni nel 2035 e una metodologia per valutare l’intero ciclo di vita delle emissioni di CO2.
L’8 giugno 2022, in una votazione in Plenaria, gli eurodeputati hanno adottato il loro mandato per negoziare con i governi UE i livelli di riduzione delle emissioni di CO2 delle autovetture nuove e dei veicoli commerciali leggeri nuovi.
Gli eurodeputati sostengono la revisione degli standard di emissione CO2 per auto e furgoni nuovi, in particolare chiedono:
- Necessaria metodologia per valutare l’intero ciclo di vita delle emissioni di CO2.
- Mitigare l’impatto economico negativo della transizione con finanziamenti mirati.
Nel testo approvato, gli eurodeputati sostengono la proposta della Commissione di raggiungere una mobilità stradale a emissioni zero entro il 2035 con l’obiettivo, a livello europeo, di produrre autovetture nuove e i veicoli commerciali leggeri nuovi a zero emissioni. Gli obiettivi intermedi di riduzione delle emissioni per il 2030 sarebbero fissati, secondo la posizione del PE, al 55% per le automobili e al 50% per i furgoni.
Fit for 55: la commissione per l’ambiente lavorerà sulla strada da seguire sulle leggi sui prezzi del carbonio
Poiché gli eurodeputati hanno respinto la relazione sulla revisione del sistema ETS di scambio di quote di emissione dell’UE, tre progetti di legge, parte del pacchetto Fit For 55, sono sospesi in attesa di un accordo politico.
Il progetto di legge sulla riforma del sistema di scambio di quote di emissioni (ETS) è stato rinviato in commissione dopo che il Parlamento ha respinto a maggioranza la relazione. ( Articolo 59, paragrafo 4, del regolamento di procedura (RoP).
Il meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere dell’UE (CBAM) è stato rinviato in commissione prima della votazione sugli emendamenti ( articolo 198 del regolamento delle misure ).
I membri hanno votato in plenaria sugli emendamenti alla legislazione del Fondo sociale per il clima , ma la votazione finale è stata aggiornata in attesa di un accordo politico sul futuro della riforma dell’ETS (articolo 200, paragrafo 4) .
Il regolamento interno del Parlamento prevede la possibilità, su richiesta di un gruppo politico o di deputati che raggiungono almeno la soglia bassa , di rinviare un fascicolo in commissione per ulteriore esame.
Prossimi passi
La commissione ENVI per l’ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare discuterà la questione per la prima volta la prossima settimana tra i coordinatori dei gruppi politici, al fine di trovare una via da seguire sui fascicoli, con l’obiettivo di adottare rapidamente la posizione del Parlamento sui testi e di avviare l’inter-trattative istituzionali.
Fit for 55: uso terreni agricoli per rafforzare lotta al cambiamento climatico
Il PE sostiene l’aumento dell’obiettivo sui pozzi di assorbimento del carbonio nel settore LULUCF, portando di fatto l’impegno di riduzione dei gas serra UE al 57% per il 2030.
L’8 giugno 2022, il Parlamento Europeo ha adottato e approvato a maggioranza la sua posizione negoziale su una proposta di legge per migliorare i pozzi naturali di assorbimento del carbonio nel settore dell’Uso del suolo, dei cambiamenti di uso del suolo e forestale (Land use, land use change and forestry sector – LULUCF), con lo scopo di ridurre le emissioni di gas a effetto serra.
Pozzi di carbonio per aumentare l’obiettivo UE di riduzione dei GHG al 57% nel 2030
Gli eurodeputati sostengono la proposta della Commissione secondo cui l’obiettivo UE per l’assorbimento netto di gas a effetto serra nel settore LULUCF per il 2030 dovrebbe essere di almeno 310 milioni di tonnellate di CO2 equivalente. Tale aumento porterebbe di fatto l’impegno di riduzione dei gas a effetto serra UE al 57% entro il 2030.
I deputati propongono infine di istituire un meccanismo relativo alle perturbazioni naturali per il periodo 2026-2030, a disposizione di quei Paesi UE che non sono stati in grado di raggiungere i loro obiettivi annuali a causa di perturbazioni naturali come gli incendi boschivi.
Infine, ribadiscono la loro posizione secondo cui i pozzi di carbonio naturali sono fragili e volatili e quindi, contrariamente alla proposta della Commissione, non dovrebbero essere messi in comune con le emissioni del settore agricolo.
Prossime tappe
Il Parlamento Europeo è ora pronto ad avviare i negoziati con i governi UE.
Contesto
Il LULUCF fa parte del pacchetto “Pronti per il 55% nel 2030”, ovvero il piano UE per ridurre le emissioni di gas a effetto serra di almeno il 55% entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990, in linea con la Legge UE sul clima.
Sito internet: Parlamento europeo