La Commissione Affari Legali UE ha adottato la sua posizione sulla Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD), si prevedono nuove regole sui requisiti obbligatori di rendicontazione di sostenibilità per le imprese sulle questioni ambientali, affari sociali e governance, in conformità con il Green Deal europeo.
Le aziende devono essere più responsabili del loro impatto sociale e ambientale, le informazioni divulgate oggi sono in gran parte insufficienti per gli investitori e il pubblico: le grandi aziende dovranno presto divulgare pubblicamente informazioni dettagliate sul modo in cui operano e gestiscono i rischi sociali e ambientali.
La Commissione Affari Legali del Parlamento Europeo ha adottato il 15 marzo 2022 la sua posizione sulla Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) con 22 voti favorevoli e uno contrario. Se concordato con i governi dell’UE, il disegno di legge renderà le imprese più responsabili del loro impatto sulle persone e sul pianeta, offrendo al contempo agli investitori e al pubblico l’accesso a informazioni comparabili, affidabili e facilmente accessibili sulla sostenibilità.
Standard di sostenibilità dell’UE
Il testo chiarisce le regole di rendicontazione per le aziende introducendo obblighi di rendicontazione più dettagliati nella rinnovata Direttiva sull’informativa non finanziaria, in conformità con il Green Deal europeo. Le informazioni divulgate dovrebbero essere controllate, più facilmente accessibili, affidabili e comparabili, concordano i deputati.
Il gruppo consultivo europeo in materia di rendicontazione finanziaria (EFRAG) avrebbe il compito di sviluppare le norme obbligatorie dell’UE in materia di rendicontazione sulla sostenibilità, riguardanti le questioni ambientali, gli affari sociali, comprese l’uguaglianza di genere e la diversità, e la governance, comprese la lotta alla corruzione e la concussione, che la Commissione avrebbe poi adottare con atti delegati . Per raggiungere questo obiettivo, i finanziamenti dell’EFRAG dovrebbero essere aumentati e le discussioni annuali con il Parlamento dovrebbero sollecitare i deputati.
Ambito, settori ad alto rischio
Le nuove regole CSRD dovrebbero riguardare tutte le grandi società (come definite nella direttiva Contabilità), quotate o meno, concordano i deputati. Si è votato anche per includere le società non UE che operano nel mercato interno. In questa fase, i deputati ritengono che le piccole e medie imprese dovrebbero essere in grado di aderire agli standard di rendicontazione su base volontaria.
Il testo chiede inoltre alla Commissione di stabilire criteri di rendicontazione aggiuntivi per le imprese con attività rilevanti in settori ad alto rischio (tessile, agricolo, minerario, minerari). Si è proposto inoltre di concedere alle aziende un anno in più per adattarsi alle nuove regole, con le prime relazioni pubbliche previste nel 2025.
Contesto
Le informazioni che le aziende sono attualmente obbligate a segnalare sono in gran parte insufficienti per gli investitori e le altre parti interessate. I dati riportati possono essere difficili da confrontare da un’azienda all’altra. Gli investitori devono conoscere l’impatto che le aziende hanno sulle persone e sull’ambiente per soddisfare i propri requisiti di informativa ed essere meglio informati sui rischi per la sostenibilità. Tali informazioni consentono di convogliare denaro verso attività rispettose dell’ambiente. I problemi nella qualità della rendicontazione creano anche un divario di responsabilità pubblica.
Prossimi passi
Il Consiglio ha approvato il suo orientamento generale il 24 febbraio 2022. I colloqui con gli Stati membri possono iniziare una volta che il Parlamento nel suo insieme avrà approvato la sua posizione negoziale.
Sito internet: Parlamento Europeo
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