La Giunta regionale dell’Emilia-Romagna ha presentato un progetto di legge per le Comunità energetiche rinnovabili (CER) e l’autoconsumo che prevede fondi per cittadini, imprese e associazioni che si uniscono per la produzione, la condivisione e lo scambio di energia a impatto zero prodotta attraverso impianti di energia rinnovabile.
Cittadini, enti territoriali e autorità locali, attività commerciali, imprese, enti di ricerca e formazione, del terzo settore e di protezione ambientale: utenti pubblici e privati che si uniscono per la produzione, la condivisione e lo scambio di energia a impatto zero prodotta attraverso impianti di energia rinnovabile, nel percorso di transizione energetica dell’Emilia-Romagna.
È, in estrema sintesi, l’obiettivo del progetto di legge della Giunta regionale finalizzato alla promozione e al sostegno delle comunità energetiche rinnovabili e dell’autoconsumo collettivo, di cui esistono già diverse sperimentazioni sul territorio, come quelle di Imola, Bologna e Scandiano.
Un progetto che individua protagonisti, modalità e finanziamenti per favorire e accelerare il passaggio verso un’economia più verde e una società ‘carbon free’, in linea con gli obiettivi regionali e le più recenti normative europee e nazionali.
Un impegno previsto dal Patto per il Lavoro e per il Clima
Il Patto prevede il raggiungimento della “neutralità carbonica” entro il 2050 e il passaggio alle energie pulite e rinnovabili entro il 2035. Impegna la Regione a emanare una legge propria sulle comunità energetiche, con l’obiettivo di incrementare la produzione e l’utilizzo delle energie rinnovabili e l’accumulo.
Il Patto è stato sottoscritto a dicembre 2020 dalla Regione insieme a enti locali, sindacati, imprese, università, mondo della scuola, associazioni ambientaliste, Terzo settore e volontariato, professioni, Camere di commercio e banche.
Sito internet: Regione Emilia-Romagna
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