Il Parlamento Europeo il 27 febbraio 2024 ha approvato in via definitiva la proposta di regolamento che prevede nuove misure UE di controllo per le spedizioni di rifiuti e specifiche per i rifiuti di plastica verso paesi non OCSE.
Spedizione rifiuti
Le nuove misure più restrittive sulle spedizioni di rifiuti prevedono tra l’altro che sia vietata l’esportazione di rifiuti di plastica UE verso paesi non OCSE, in sintesi:
- Adottate norme più severe sulle spedizioni dei rifiuti
- La spedizione di rifiuti destinati allo smaltimento in un altro paese dell’UE potrà essere autorizzata solo in via eccezionale
- Le esportazioni di rifiuti UE verso i paesi non UE hanno raggiunto 32,7 milioni di tonnellate nel 2020.
Accordo raggiunto
Gli europarlamentari hanno approvato l’accordo raggiunto con il Consiglio dell’UE (con 587 voti favorevoli, 8 contrari e 33 astensioni) che mira a proteggere più efficacemente l’ambiente e la salute umana, contribuendo nel contempo agli obiettivi dell’economia circolare dell’UE e dell’inquinamento zero.
Le norme per l’esportazione di rifiuti dall’UE verso paesi terzi saranno più severe.
Divieti di esportazioni
Le esportazioni di rifiuti di plastica verso paesi non appartenenti all’OCSE saranno vietate entro due anni e mezzo dall’entrata in vigore del regolamento, mentre quelle verso i paesi dell’OCSE saranno soggette a condizioni più rigorose.
Digitalizzazione
All’interno dell’UE, lo scambio di informazioni e dati sulle spedizioni di rifiuti sarà digitalizzato, attraverso un hub elettronico centrale, per migliorare la comunicazione e la trasparenza. I rifiuti spediti destinati ad essere smaltiti in un altro paese dell’UE saranno consentiti solo in circostanze eccezionali.
Gruppo di lavoro
La nuova proposta di regolamento istituisce inoltre un gruppo di lavoro per migliorare la cooperazione tra i Paesi dell’UE sulla prevenzione delle spedizioni illegali.
Contesto
La proposta di riforma delle norme dell’UE in materia di spedizioni di rifiuti stabilisce procedure e misure di controllo in funzione dell’origine, della destinazione e del percorso di trasporto dei rifiuti, nonché del tipo di rifiuti e del trattamento che subiranno a destinazione.
Nell’adottare la presente relazione, il Parlamento risponde alle aspettative dei cittadini affinché l’UE migliori le norme ambientali relative alle spedizioni di rifiuti sia all’interno dell’UE che nei paesi terzi e applichi controlli e sanzioni più rigorosi per fermare le esportazioni illegali, come indicato nelle proposte 5,11 e 20, paragrafo 2, delle conclusioni della Conferenza sul futuro dell’Europa.
I dati
Nel 2020, le esportazioni di rifiuti dell’UE verso paesi terzi hanno raggiunto 32,7 milioni di tonnellate, pari a circa il 16 % del commercio mondiale di rifiuti. Inoltre, ogni anno tra i Paesi dell’UE vengono spediti circa 67 milioni di tonnellate di rifiuti.
Prossime tappe
Dopo la votazione finale in Aula, il Consiglio dell’UE dovrà ora approvare formalmente il testo prima della sua pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’UE e la sua entrata in vigore 20 giorni dopo.
Fonte: Sito internet Parlamento Europeo
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