Adozione norma UE ripristino natura

Il Parlamento Europeo il 12 luglio 2023 ha adottato la sua posizione sulla proposta di norma per il ripristino della natura che mira al recupero degli ecosistemi danneggiati, a riportare ovunque più natura e biodiversità e a combattere il cambiamento climatico.

Norma ripristino natura

Gli eurodeputati con l’adozione chiedono che, entro il 2030, l’UE adotti misure per il ripristino della natura che coinvolgano almeno il 20% delle sue aree terrestri e marine.

In sintesi con la norma sul ripristino della natura si continua il percorso del Green Deal auspicando i seguenti risultati:

  • Il ripristino degli ecosistemi riduce i rischi per la sicurezza alimentare;
  • La proposta di regolamento non impone la creazione di nuove aree protette nell’UE;
  • Obiettivi di ripristino rinviati in caso di conseguenze socioeconomiche eccezionali.

Adozione legge

Dopo il dibattito, il Parlamento ha adottato il giorno successivo 12 luglio 2023 la sua posizione negoziale sulla proposta di regolamento relativo al ripristino della natura con 336 voti a favore, 300 contrari e 13 astensioni. Una mozione per respingere in toto la proposta della Commissione non è stata approvata (312 voti a favore, 324 contrari e 12 astensioni).

Il ripristino degli ecosistemi viene ritenuto fondamentale per combattere il cambiamento climatico e la perdita di biodiversità e riduce i rischi per la sicurezza alimentare. Inoltre, la proposta di norma non impone la creazione di nuove aree protette nell’UE né blocca la costruzione di nuove infrastrutture per l’energia rinnovabile. E’ stato approvato un nuovo articolo che sottolinea come tali impianti siano in larga misura di interesse pubblico.

Obiettivi per il 2030

Con l’adozione il Parlamento UE sottolinea che la nuova norma deve contribuire al conseguimento degli impegni internazionali dell’UE, in particolare quelli indicati nel quadro globale sulla biodiversità delle Nazioni Unite di Kunming-Montreal. Inoltre, gli eurodeputati sostengono la proposta della Commissione di attuare, entro il 2030, misure di ripristino della natura coinvolgenti almeno il 20% di tutte le aree terrestri e marine dell’UE.

Il Parlamento propone che la normativa si applichi solo una volta che la Commissione avrà fornito dati sulle condizioni necessarie per garantire la sicurezza alimentare a lungo termine e dopo che i Paesi dell’UE avranno quantificato le aree da ripristinare per raggiungere gli obiettivi per ogni tipo di habitat. Il Parlamento vuole anche introdurre la possibilità di rinviare gli obiettivi di ripristino in caso di conseguenze socioeconomiche eccezionali.

Entro 12 mesi dall’entrata in vigore del regolamento, la Commissione dovrà valutare l’eventuale divario tra le esigenze finanziarie del ripristino e i finanziamenti UE disponibili e studiare soluzioni per colmare tale divario, in particolare attraverso un apposito strumento UE.

Prossime tappe

Il Parlamento è ora pronto ad avviare i negoziati con il Consiglio UE sul testo definitivo della norma.

Contesto

Oltre l’80% degli habitat europei è in cattive condizioni. Il 22 giugno 2022 la Commissione ha proposto un regolamento sul ripristino della natura per contribuire al recupero a lungo termine della natura danneggiata nelle aree terrestri e marine dell’UE e per raggiungere gli obiettivi dell’UE in materia di clima e biodiversità. Secondo la Commissione, la nuova norma apporterebbe notevoli benefici economici, in quanto ogni euro investito si tradurrebbe in almeno 8 euro di benefici.

Questa legislazione risponde anche alle aspettative dei cittadini in materia di protezione e ripristino della biodiversità, del paesaggio e degli oceani espresse nelle diverse proposte delle conclusioni della Conferenza sul futuro dell’Europa.


Sito internet: Parlamento Europeo – Comunicati stampa

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